Gli orologi ad acqua di Roma

Giovanni Battista Embriaco era un frate domenicano ligure appassionato di orologi. Per essere precisi, di orologi ad acqua, o idrocronometri, di cui fu l’inventore. Roma ospita due di queste sofisticate macchine.

La più famosa si trova al Pincio, dal 1872, anche se la sua invenzione risale al 1867.
L’idrocronometro del Pincio fu realizzato insieme all’architetto comunale Gioacchino Ersoch.

Il sistema inventato dal religioso – un meccanismo in cui l’acqua, riempiendo a ritmo alternato due bacinelle, imprime un moto uniforme (“isocrono”) alla suoneria e al pendolo – fu riconosciuto ingegnoso da tutti gli scienziati dell’epoca

Oltre a quello del Pincio Roma ha controllato, e controlla, lo scorrere del tempo su altri due orologi ad acqua di padre Embriaco. Purtroppo uno di essi è andato perduto negli anni Sessanta del secolo scorso.

L’altro è ancora in funzione nel cortile di Palazzo Berardi, in via del Gesù al numero 42 ed é posto in una  nicchia a conchiglia circondato da quattro cariatidi e due busti di marmo.